San Pietro, patrono di Barberino Tavarnelle

Avviato l'iter per la formalizzazione della solennità, ufficializzata a partire dal 2020

Barberino Tavarnelle, 26 giugno 2019. È San Pietro, il santo cui è dedicato la più antica pieve del territorio comunale di Barberino Tavarnelle, il patrono del nuovo ente. Ad averlo designato, in risposta ad una richiesta avanzata durante la gestione commissariale, è stato l'Arcivescovo di Firenze, sua Eminenza Cardinale Giuseppe Betori, che ha decretato e individuato il santo dopo aver esaminato la domanda con il Consiglio Episcopale dell'Arcidiocesi e chiesto il parere dei sacerdoti che reggono le parrocchie del Vicariato foraneo di San Casciano, Montespertoli, Tavarnelle nel cui territorio è compreso il comune di Barberino Tavarnelle. Pietro è il santo che dà nome alla millenaria pieve di San Pietro in Bossolo, una delle più antiche del territorio comunale insieme a Sant’Appiano, da considerarsi tra le chiese madre delle comunità cristiane di Barberino Tavarnelle. E’ quanto emerge da una ricerca storica che certifica la presenza della più antica comunità cristiana nell’area di San Pietro in Bossolo. Prova ne è il ritrovamento di un’antica lapide iscritta, datata 4 dicembre 423 d.C., rinvenuta nel 1767 nel piazzale antistante la chiesa e andata perduta. Si tratta di un’iscrizione funeraria cristiana dedicata alla moglie Alamanna, scomparsa all’età di 34 anni durante il consolato di Ascepliodoto e Mariniano, dal marito Flavio Faustiniano. L’oggetto funebre testimonia la presenza della più antica comunità cristiana nella zona di San Pietro in Bossolo.

Il momento solenne di festa dedicato a San Pietro è il 29 giugno. "Con l’esito della comunicazione di sua Eminenza il Cardinale Giuseppe Betori, che siamo lieti di accogliere, ha preso il via l'iter necessario alla formalizzazione della solennità  - fa sapere il sindaco David Baroncelli – la festa sarà ufficializzata dal punto di vista civile a partire dal 2020, al momento siamo in attesa degli atti da Roma che ufficializzeranno la decisione già resa nota da sua Eminenza e solo successivamente istituiremo la ricorrenza civile con una delibera comunale che, date le tempistiche, diventerà efficace dal prossimo anno".

I patroni delle singole località, ad esempio San Bartolomeo per Barberino Val d’Elsa e Santa Lucia per Tavarnelle, come quelli di tutte le altre parrocchie, continueranno ad essere celebrati liturgicamente come da tradizione mentre soltanto la festività civile subirà una variazione. “In attesa di istituire la ricorrenza civile della festa – aggiunge il primo cittadino - provvederemo a stabilire il regime transitorio da qui fino alla fine dell’anno, mantenendo al momento le festività attuali. Delle modalità di gestione ci preoccuperemo di dare puntuali informazioni al momento della deliberazione ufficiale. ​

Ultimo aggiornamento: Mar, 02/07/2019 - 15:38